La sentenza in commento rappresenta un innovativo precedente giurisprudenziale in tema di risarcimento del danno da reato violento. La novità è rappresentata dal fatto che la sentenza riconosce come anche in caso di reati violenti consumati sul territorio della Repubblica Italiana sia dovuto l’indennizzo previsto dalla direttiva europea 2004/80/CE che dal 1 luglio 2005 obbliga gli Stati membri dell’Unione Europea a garantire “adeguato” ed “equo” ristoro alle vittime di reati violenti ed intenzionali impossibilitate a conseguire dai loro offensori il risarcimento integrale dei danni . Viene così accolta la tesi difensiva dell’Avv. Stefano Commodo, legale delle due vittime dello stupro milanese, e rigettata la tesi dell’avvocatura dello Stato che riteneva applicabile la direttiva europea solo alle situazioni transfrontaliere...