di Paolo Buzzelli I minimi tabellari previsti dalla contrattazione collettiva sono assistiti da una presunzione semplice (c.d. iuris tantum) circa la loro adeguatezza al principio di equità della retribuzione, sancito dall'art. 36 Cost., sicché, il giudice, con adeguata e prudente motivazione, può valutare se un salario, formalmente aderente ai minimi tabellari previsti dalla contrattazione collettiva, sia altresì idoneo a garantire al lavoratore percipiente un'esistenza dignitosa oltre che non povera...
Pubblichiamo il testo integrale dell’articolo scritto dal Dott. Pignatta e relativo all’intervista concessa dall’Avv. Stefano Bertone circa gli […]
Di Stefano Bertone e Ermanno Zancla, avvocati delle persone offese e di numerose associazioni di familiari deceduti, tra cui […]